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Golgotha

by Bleeding Eyes

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    The LP comes in a lovely gatefold card case with the amazing artwork by Lorenzo Ferraro lorenzoferraro.com

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1.
In Principio 12:04
Ecco io so questo: Chi pretende la libertà, poi non sa cosa farsene. Sei così stupido, che quando la stupidità ti avrà ucciso, crederai di essere in paradiso. Il moralista dice di no agli altri, l'uomo morale solo a sé stesso. D'altronde chi non ha pretese, non ha neanche dispiaceri. È solo la polvere e non il peccato a separarci dal cielo. Io sono il Signore tuo onnipotente. Dice il Signore Dio, onnipotente: io sono Alfa, Omega, colui che era e che viene. Onnipotente. Dice il Signore Dio, onnipotente: io sono l'Alfa, l’Omega, colui che è, che era e che viene. Stare at cross, the nails, the crown of our thorns. Sunday, same tales, a tip to be saved. In the name of charity, of course, we are glad. Back on my being I’ve stopped to dig my damn grave, if you back again I will not be quiet. Back on my being I’ve stopped to dig my damn grave, my escape. If you back again I will not be quite, indeed so quite. Back on my being I’ve stopped to dig my damn grave, my escape. E vidi quando l'Agnello sciolse il primo dei sette sigilli, e udii il primo dei quattro esseri viventi che diceva come con voce di tuono: «Vieni». E vidi: ecco, un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; E gli fu data una corona ed egli uscì vittorioso per vincere ancora. L'Agnello aprì il secondo sigillo, il secondo essere disse: «Vieni». Uscì un altro cavallo rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra e di far sì che si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una grande spada. L'Agnello aprì il terzo sigillo: «Vieni». E vidi: ecco, un cavallo nero. Colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii come una voce che diceva: «Una misura di grano per un denaro, e tre misure d'orzo per un denaro! Olio e vino non siano toccati». L’Agnello aprì il quarto sigillo: «Vieni». E vidi un cavallo verde. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo inseguivano. Fu dato loro il potere sopra un quarto della terra, per sterminare con la spada, con la peste e con le fiere della terra. Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e gridavano, gridavano a gran voce.
2.
Il quarto angelo suonò la tromba: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente. E vidi e udii un'aquila, che volava nell'alto del cielo e gridava a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra e al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!» Il quinto angelo suonò la tromba: vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso; egli aprì il pozzo dell'Abisso e dal pozzo dell'Abisso salì un fumo come il fumo di una grande fornace, e oscurò il sole e l'atmosfera. Dal fumo uscirono cavallette, cavallette che si sparsero sulla terra, e fu dato loro il potere pari a quello degli scorpioni. Fu concesso loro non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il loro tormento è come il tormento provocato dagli scorpioni quando punge un uomo. In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno morire, ma la morte li fuggirà. Il loro era l'angelo dell'Abisso. Il sesto angelo suonò la tromba: udii una voce a lato dell'altare d'oro che si trova dinanzi a Dio, egli diceva: «Liberate i quattro angeli incatenati sul grande fiume Eufrate» E furono liberati i quattro angeli. Pronti per l'ora, il giorno, il mese, l'anno, al fine di sterminare un terzo dell'umanità. Allora l'altro che vidi con un piede sul mare e un piede sulla terra, alzò la destra verso il cielo e giurò per Colui che vive nei secoli dei secoli, che ha creato cielo, terra, mare e quanto è in essi: «Non vi sarà più tempo!»
3.
1418 04:47
Lord, please Lord, point your fingers down Lord, please Lord, put an end to light Shouting at the universe, I found no answer Hell is here and everywhere, I'm not scared Lord, please Lord, bring us back the night Lord, please Lord, I swear by almighty god I've knocked to all doors, to find an answer Silent fear everywhere, I don't care Lost in myself, lost in the bottom Lost in the bottom of the well, lost within A practical arrangement, just a practical arrangement.
4.
5.
Confesso 08:43
Aspettavo senza motivazione alcuna, che bella giornata, che freddo saccente. Quando lei sorride, le nasce accanto gli occhi una velata ruga che è impossibile resistere sono così verdi, del mare più profondi se ancora li guardo, son sicuro che sarà un tonfo così fondo... Impossibile, impossibile rialzarsi! Neppure il sincero pentimento (una stella) all'alba del nuovo giorno (la più lucente) con mio grande scoramento (la più gelida) non ci sarà alcun ritorno. Sono io il vero cieco, sono io quello sordo. La tua virtù premiata, la mia virtù perduta. Strappare quel cuore nero, dal petto mio bugiardo, tutti i l'immani segreti ch'entro di me abitano Il passato torna a tormentarmi nel mio momento peggiore. Persone con buone maniere, ma cattive intenzioni. Così inutile, così fragile. Insoluta dissolutezza. Ci sono dei vuoti dentro che quando riemergono riempiono tutto. Straripano facendosi fango che inghiotte e trascina nel profondo. Sconfitte, conflitti, disguidi, distanze non più percorribili, strade perse, dimenticate e falsi ricordi. Nessuna vittoria. Solo la notte, solo il dolore. E viene la notte e torno a morire. Stante, stento, cotanto tempo, tanto, troppo per pura pudicizia, per puerile pochezza. A volte le cose orribili hanno la loro bellezza. Del suo nome che è tutta la dolcezza. Del mio, che si dice, ascoltato da Dio. Magari fosse vero. Magari. Scura, oscura, impura, eppure... Io adoro. Io adoro.
6.
La Verità 08:59
Quanto tempo, quanto ancora. Il rimorso quando marcisce diventa rancore. Dove son finite la spavalderia e l'arroganza che mi facevano una così forte maschera. I contorti rivoli della mente umana. Visione sintomatica della mia tragedia. Sembra che, tutt'al più, quest'inverno non finisca più sempre che, anche tu, inferno mio che torni su. Tempo al vento, qual altro diniego. Dove abbonda il peccato, sovrabbonda la grazia. La grazia. Sembra che, tutt'al più, quest'inferno non finisca più sempre che, anche tu, inverno mio che torni su. Cosa volete? Cosa dovrei dirvi? Volete Gesù o Barabba? Voi sceglierete sempre Barabba. Vi dirò ciò che volete sentire e non è la verità. La verità non ha mai tenuto assieme nessuno. Colui che scava una buca, rischia di caderci dentro. Potete dire che trascuro gli affetti, relazioni interpersonali, ma lo faccio solo perché vi voglio troppo bene e mai desidererei vedervi tristi. Molto meglio morti Molto meglio Molto meglio morti Molto meglio Molto meglio morti Molto meglio Molto meglio morti Molto meglio
7.
Inferno 07:07
Spread the false to pay your loan Drop that bomb and stop to talk Bust the truth break down the bridges Serve and protect, build the great wall! (As he said: never ending pain quickly ending life) King calls his army, happy people come And fight for him, fight for the kingdom How did he reward them? How did he reward them? With death. These days last too long and my patience is over. I can't stand it anymore. Tonight must be the night I have to remain sober. I can't wait for you anymore. As he said many years ago: my only friend is probably me, probably me. It's growing... Where have our beliefs gone? We always trample on. I have no words to describe the painting we are living, I found one that I won't tell, so no one will know it because no one is capable of listening. Devoured by my sense of guilt and chained by my own fears, I want leave this life as the leaves leave their tree and back to the ground so that they all trample on me.

about

Golgotha is the sixth studio album by Bleeding Eyes. After Gammy (©2014 Go Down Records) the band embarked on a different stylistic and compositional path. Starting from long and substantial jams, the five-piece band extrapolated and deepened 7 tracks lasting almost 50 minutes. The influences are getting darker. Black on black. The esoteric doom mixed with the tipically sludgy attitude, give to their personal existential ordeal a picture in which Simone Tesser’s lyrics fit perfectly. Golgotha’s topics tell about saints and unbelievers, the latter ones in constant conflict with life and death. This new interpretation, that also takes inspiration from the heretic gospels of the apocalypse (first 2 tracks), represents the steady and never ending spiritual detachment, that our capitalist society has lived in for several decades. With mocking irony and lots of sarcasm a post-dogmatic dark way is proposed by the band to deal with the ordeal of everyday life. The studio recording process lasted several months and was handled by Jason Nealy and Marco Dussin (guitarist and bassist respectively). Drums and rhythm guitars were recorded at the music club Benicio Live Gigs, located in the suggestive woods of the Montello hill in Italy. While the final steps, mixing and mastering took place at BadRum studio in Asolo, Italy. Golgotha has a really deep and dense meaning for the band and the graphic part plays an important role too; that’s why the Bleeding Eyes has chosen the Lorenzo Ferraro’s photography. The album artwork consists in pictures taken right after the passage of the devastating storm Vaia, that heavily damaged the band’s hometown surroundings. The desolation post Vaia matches perfectly with Golgotha’s magmatic darkness. The event proved our disarming weakness in front of an untamed force of nature, that can unleash destroying powers yet unknown. The album title itself is therefore -calvario- the combination of a natural imagery that reveals the misery of the precarious human condition.

credits

released July 31, 2020

LINE-UP
Lorenzo Conte | drums, backing vocals
Marco Dussin | bass
Jason Nealy | guitars, backing vocals
Nicola Anselmi | guitars
Simone Tesser | vocals

All arrangements by Jason Nealy & Marco Dussin.
Recorded, mixed and mastered by Jason Nealy and Marco Dussin at BadRum Studio in Asolo, Treviso, Italy.
Artwork and photography by Lorenzo Ferraro.

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